Abbiamo letto l’ennesimo comunicato delle associazioni EMusa, Unemia e Acep (La Siae che Vorrei) che attaccano duramente la Siae e la sua politica di gestione degli investimenti.
Sappiamo che Siae, nelle sedi preposte, ovvero attraverso una informativa al Consiglio di Sorveglianza della Società, ha già fornito tutte le informazioni del caso per fugare ogni possibile dubbio sulla diligenza della gestione delle finanze della società.
La nostra preoccupazione però, essendo Siae Next una piattaforma che rappresenta tantissimi autori e editori, è che certi attacchi molto violenti alla Siae rischiano, specialmente in questo momento storico, di indebolire tutti gli autori e tutti gli editori di fronte a chi sta cercando con tutti i mezzi di screditare la Siae con il solo fine di ridurre il valore e la tutela del diritto d’autore.
Per questo cerchiamo di fare ordine e di rimettere i numeri al posto giusto:
Premesse:
1. Siae ha deciso di investire nel Fondo Pentagramma le disponibilità liquide al fine di avere un controllo serio della gestione finanziaria.
2. Le quotazioni del Fondo sono pubbliche, chiunque ha accesso alle informazioni relative al Fondo, mentre in passato non era possibile. Una scelta di trasparenza apprezzabile e condivisibile.
3. “La Siae Che Vorrei” insiste sul fatto che il Fondo non beneficerebbe di una diversificazione degli investimenti… E’ FALSO! Lo abbiamo già spiegato, il Fondo Pentagramma presenta un’altissima diversificazione degli investimenti (circa 100 posizioni diverse), per semplificare significa che se una delle posizioni fosse deficitaria, altre possono essere in positivo, ovvero bilanciare quegli investimenti che si rivelassero inefficienti.
I dati:
Dai bilanci Siae del 2016 e del 2017 ricaviamo i seguenti dati:
1. 2016 = + 2.77% (+15,35 Mln Siae/+ 1,67 Mln Fondo di Solidarietà)
2. 2017 = + 1,93% (+10,97 Mln Siae/+ 1,19 Mln Fondo di Solidarietà)
Soltanto nel primo semestre 2018 riscontriamo un risultato parziale in passivo (- 1.65%).
Anche in questo caso è necessario contestualizzare il dato; la flessione è collegata alla crisi del Governo Italiano, il conseguente aumento dello spread e al generale stato di salute del mondo finanziario. Se, nello stesso periodo, Siae avesse mantenuto, come suggerito da “La Siae che Vorrei”, gli investimenti in obbligazioni, il dato sarebbe stato molto più negativo. Come si deduce dal seguente confronto:
Indaco Pentagramma = – 1.65%
Btp a 10 anni = – 4.03%
Btp a 5 anni = – 2.77%
Indice Obbligazionario globale = – 2,84%
Indice Obbligazionario società USA = – 4.54%
Indice Obbligazionario subordinate = – 3.17%
Anche il confronto dal lancio del Fondo premia la scelta rispetto all’investimento in Btp:
– Indaco Pentagramma + 5.22%
– Andamento Btp + 2.73%
Conclusioni:
Il Fondo Pentagramma dal lancio ha generato profitti per Euro 24.4 mln.
Siae Next non è appassionata di finanza, siamo autori e editori e ci dedichiamo con grande passione alla nostra attività primaria.
Comprendiamo però che Siae, avendo risorse finanziarie importanti in attesa di essere distribuite ai propri associati, debba mantenere una gestione di queste risorse estremamente accurata.
Diciamo no alle polemiche strumentali mentre siamo aperti sempre al confronto per dare alla Società degli Autori e degli Editori il nostro sostegno in nome di una gestione sempre più trasparente ed efficiente.