Il Parlamento Europeo approva la DIRETTIVA sul COPYRIGHT

Il diritto d’autore va sempre tutelato, anche su internet. Per poter diffondere in rete prodotti audiovisivi e giornalistici le grandi piattaforme e gli aggregatori di notizie dovranno pagare. Così ha stabilito l’Aula del Parlamento europeo, approvando a larga maggioranza (438 «sì», 226 «no» e 39 astensioni) le proposte di modifica delle regole comunitarie. Il quadro normativo a dodici stelle secondo il testo approvato oggi prevede che i fornitori di servizi di condivisione dei contenuti on-line «stipulano accordi di licenza equi e appropriati con i titolari dei diritti».

Servizi di cloud, portali di commercio elettronico per vendita di dettaglio di beni fisici, start-up e operatori con fino a un massimo di 250 dipendenti saranno esclusi, ma dovranno comunque essere pronti a rimuovere o modificare i contenuti in caso di reclami. Non potranno essere riprodotti titoli di notizie nella loro integrità, e non sono permessi snippet. Il legislatore comunitario permette l’utilizzo di hyperlink con una singola parola.

Tajani: “Vittoria dei cittadini contro il Far-west digitale”  «La direttiva sul diritto d’autore è una vittoria per tutti i cittadini. Oggi il Parlamento europeo ha scelto di difendere la cultura e la creatività europea e italiana, mettendo fine al far-west digitale» scrive su Twitter il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, commentando il voto dell’assemblea sulla direttiva copyright.

 

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