ROMA, 13 OTT – La Siae ha presentato oggi un ricorso
d’urgenza al tribunale civile, sul caso della ‘rivendita dei
biglietti’ dei concerti, il cosiddetto ‘secondary ticketing’,
“per tutelare sia i diritti dei propri associati che i
consumatori (soprattutto i più giovani), che si ritrovano a
pagare anche fino a 10 volte in più i ticket di ingresso sul
mercato parallelo”.
“Lo chiamano secondary ticketing ma in realtà si tratta di
bagarinaggio. + una vergogna che danneggia gravemente i
consumatori ma anche gli autori e tutti i titolari del diritto
d’autore – dice Gaetano Blandini, Direttore Generale di Siae. –
Da alcuni anni stiamo tentando di perseguire questo fenomeno, un
vero e proprio cancro per il settore, ma al momento non abbiamo
gli strumenti per estirparlo”.
Siae, spiega una nota, “è quindi stata costretta a ricorrere
d’urgenza alle Autorità e ha interessato della questione anche
l’Agenzia delle Entrate per eventuali attività mirate”.
“Abbiamo ottenuto inoltre l’adesione
di Federconsumatori, con cui Siae ha siglato un protocollo
d’intesa due anni fa, per intraprendere insieme tutte le azioni
legali e mediatiche a tutela dei diritti dei consumatori”,
continua Blandini. Tutti gli Associati Siae sono pronti ad
aderire ad una campagna che la Società intende lanciare per
combattere questo fenomeno. “Il fatto che alcuni grandi
organizzatori di concerti abbiano acquisito la proprietà di siti
web di secondary ticketing suscita un forte imbarazzo per una
innaturale commistione di interessi che è nostro dovere
segnalare alla magistratura – conclude il Direttore Generale di
Siae. – Chi opera in questo modo infatti guadagna impropriamente
sulle spalle di autori, artisti, produttori e di tutti coloro
che lavorano nello spettacolo. Si tratta di un freno
inaccettabile alla crescita economica oltreché alle opportunità
di lavoro nel settore dello spettacolo e della cultura”