Lettera Aperta degli Editori e dei Discografici al nuovo Presidente della Commissione Europea

Open letter to President Juncker from the cultural and creative sectors

Brussels – 14th August 201

Mr Jean-Claude Juncker
President-elect of the European Commission
European Commission
CHARL 9/234
Rue de la Loi 200
1049 Brussels

Cc . Martin Selmayr, Head of the Transition Team of the President-elect

14th August 2014

Cultural and creative industries are ready for a new Europe

Dear President-elect,
Dear Jean-Claude Juncker,

On behalf of hundreds of thousands of authors, performers, producers, publishers and distributors of musical, audiovisual, new media, literary, professional content and visual art works, we would first like to congratulate you on your election as President of the European Commission.
The cultural, creative and media industries and operators represented by this letter’s signatories welcome the impetus you wish to give Europe through your agenda for jobs, growth, fairness and democratic change.
The cultural and creative sector stakeholders are committed to contribute to “the move towards a new start for Europe” which you recently outlined in your speech to the European Parliament.

Jobs and Growth

“Getting people back to work”. The cultural, creative and media industries are delighted to see that entrepreneurship and job creation are listed at the very top of your policy agenda for the next 5 years.

Already accounting for 4.2% of Europe’s employment (more than 9.3 million direct and indirect jobs) Europe’s cultural and creative industries are ready to further contribute to this high priority.

“SMEs are the backbone of our economies” – 95% of firms in the EU’s creative sectors have fewer than 10 employees. In the EU’s film and music sectors, SMEs are responsible for 90% of the added value. With more than 1.4 million very small, small and medium enterprises, cultural and creative industries are at the forefront of Europe’s battle to provide more jobs to its citizens.

Developing the digital single market

“Making much better use of the great opportunities offered by digital technologies, which know no borders”. The undersigned organisations and businesses support a flourishing European Digital Market.

For well over a decade, Europe’s cultural, creative and media industries have helped boost Europe’s digital market for cultural products and services. Some of these homegrown online services have now become global leaders, such as Spotify and Deezer. More significant opportunities will arise in the future, provided continued progress is made on the core enablers of e-commerce.

Copyright, an inseparable branch of intellectual property, is one of those key enablers, and also a critical component of innovation, as well as the legal mainstay of creation in cultural, creative and media industries. A shored-up copyright framework should ensure contractual freedom and an adequate reward for European innovators, creators and producers who take risks and drive investment in new business models, in a highly competitive global market. Any future EU policy must reinforce these characteristics.

Furthermore, the internal market only stands to benefit from stronger cultural and creative industries, which is key if we want Europe to lead in the world’s digital economy.

A European industrial strategy including culture and creativity

“A deeper and fairer Internal Market with a strengthened industrial base”. The cultural, creative and media industries note that they are not listed alongside other industries mentioned in this part of the programme, and would like to be included.

The cultural, creative and media industries also rely on the industrial ecosystem, along with a strong cultural policy. To achieve their full potential, we would like to draw your attention to the vital need for them to benefit from means which other industries benefit from, such as: support for innovation, access to finance and a level playing field in terms of regulation.

Strengthened by those means, cultural, creative and media industries could then fully benefit from “the internal market as a launch pad to thrive in the global economy”.

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Copia privata: Siae, basta strumentalizzazioni sui compensi

ROMA, 4 AGO – “Basta strumentalizzazioni sui
compensi per la copia privata”. Lo chiede il presidente della
Siae Gino Paoli assicurando di essere “al lavoro insieme ai
consumatori e alle imprese italiane”.
“Solo chi é in malafede – spiega la Siae – non ha capito che
l’ acquisto di venti telefonini in Francia (sui quali peraltro
pagheremo la copia privata agli aventi diritto italiani) era una
provocazione. Osservando con attenzione quando sta accadendo sul
mercato a seguito dell’ entrata in vigore del decreto
ministeriale in materia di copia privata e valutando, dopo
quanto ha fatto Apple, quanto sta per fare Samsung per scaricare
sui commercianti la scelta di ridurre ulteriormente i loro
margini (ovvero scaricare il costo sul consumatore), la Siae
tende la mano ai commercianti italiani di elettronica di consumo
che rischiano di venire fortemente penalizzati dalle manovre di
speculatori nazionali e internazionali”. “Azioni speculative –
precisa la Siae – rivolte a penalizzare uno specifico mercato,
discriminando consumatori e distributori italiani, che nulla
hanno a che vedere con lo spirito della norma e con le giuste
finalità del legislatore”.
“Comprendiamo l’ allarme, lanciato da Aires, dei rivenditori
di elettronica che operano in uno scenario economico complicato
e che meritano la massima attenzione non solo per il difficile
lavoro che compiono ma anche perché moltissimi di loro sono
impegnati a rispettare le norme sul diritto d’ autore”, continua
Paoli. “Proprio in questa linea – conclude – la Siae lancia la
proposta alle associazioni di categoria dei rivenditori di
elettronica di costituire un tavolo permanente mirato al
monitoraggio del mercato, anche in relazione alle vendite
online, e alla segnalazione alla autorità giudiziaria di ogni
azione speculativa e/o di elusione delle norme in materia di
copia privata. Questo tavolo potrebbe, in una seconda fase,
anche assumere un ruolo istituzionale con il coinvolgimento dei
ministeri competenti, dei consumatori e di tutti gli attori
della filiera. E’ infatti ormai evidente che il governo dovrà
intervenire per evitare che le multinazionali abusino della loro
posizione dominante a danno degli autori e dell’ industria
culturale, dei consumatori e dei rivenditori italiani di
elettronica”. (ANSA)

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Siae: Blandini, insulti e minacce sul mio telefono privato

ROMA, 31 LUG –
Insulti anonimi e minacce sul telefono privato del direttore generale della Siae Gaetano
Blandini. Lo rivela all’ ANSA lo stesso dg che oggi, sulla
vicenda, ha presentato una dettagliata denuncia alla polizia. E
che avverte: “Se si tratta di un tentativo di condizionare la
mia condotta non sortirà l’ effetto desiderato”.
Nei messaggi, spiega il dg, “oltre a pesantissimi insulti
rivolti alla mia persona, si anticipa l’ invio di ‘ avvisi’ e di
articoli stampa, nei confronti miei e di componenti degli Organi
sociali. Ho ovviamente presentato denuncia alla Polizia di Stato
e mi auguro che presto le indagini consentiranno di accertarne
la provenienza”.
Tra le ipotesi possibili il fatto che le minacce siano legate
ad una serie di provvedimenti disciplinari recentemente avviati
dalla società e che potrebbero sfociare anche in licenziamenti
per giusta causa. “Guidare in tempi difficili un’ azienda di 1300
persone – dice Blandini -, realizzare efficienze operative e
ricondurre i conti in attivo significa anche scardinare inique
rendite di posizione consolidate nel tempo, assumendo i
provvedimenti conseguenti e generando quindi reazioni
incontrollate quanto dissennate”. I messaggi arrivati sono fino
ad oggi due a 24 di distanza l’ uno dall’ altro.
Blandini si dice tranquillo: “Mi preme far conoscere
pubblicamente a chi opera sotto la copertura dell’ anonimato –
conclude – che continuerò a svolgere a testa alta, nel
prioritario interesse della Società e degli associati, il ruolo
che mi é stato assegnato dagli Organi sociali, che anche in
questa occasione hanno ribadito piena fiducia nel mio operato”.
(ANSA).

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Paoli e Ricci show per cultura, salvate diritto autore

ROMA, 30 LUG – Programmi su programmi ” dove si
parla della pesca nei luoghi fangosi, piuttosto che
dell’ organizzazione dei matrimoni o dei re delle torte”. In
Italia, la televisione ha già subito ” tra l’ indifferenza
generale” l’ attacco della globalizzazione. Parola di Antonio
Ricci, il papà di Striscia la notizia e di tante altre
trasmissioni che hanno fatto la storia della tv commerciale
italiana. Che si schiera a fianco del presidente Siae Gino Paoli
nella battaglia per il diritto d’ autore.
E insieme a lui, tra una gag e l’ altra sulla ‘ mafia ligure’
che ha portato l’ autore del Cielo in una stanza alla presidenza
della Società fondata tanti anni fa da Giuseppe Verdi (Paoli é
di Genova, lui di Alassio), Ricci lancia l’ allarme per il futuro
della cultura italiana oltre che per il lavoro degli autori, che
la globalizzazione sminuisce e rende ” intercambiabili”.
L’ occasione é l’ azione dimostrativa decisa dalla Siae per
protestare contro la Apple, che il giorno stesso dell’ entrata in
vigore del decreto Franceschini con le nuove tariffe di equo
compenso per la copia privata ha aumentato i prezzi dei suoi
dispositivi. Davanti alla stampa, il direttore generale Blandini
annuncia di aver spedito ieri lettere di diffida e tira fuori
dieci iPhone comprati a Nizza, in Francia, “dove costano meno
che in Italia, a dispetto di una quota per i diritti di copia
privata che é il doppio”. Verranno poi offerti, sempre davanti
alla stampa, a studenti meritevoli di cinema, musica,
recitazione, oltre che ad associazioni attive nel sociale, da
Telefono azzurro alla Comunità di San Benedetto al porto di Don
Gallo.
” E’ la nostra risposta a una carognata”, allarga le braccia
il presidente Paoli. Tant’é, un risultato pare si sia già
ottenuto perché da questa mattina , riferisce Blandini, ” la
Apple ha ritirato l’ aumento almeno su uno dei suoi prodotti, il
Mac Book pro” e sul sito online italiano dell’ azienda la
dicitura ” tassa per diritto d’ autore” (copyright levy) é stata
sostituita da ‘ compenso per diritto d’ autore’. Ma il problema,
fa notare Paoli, non é solo italiano: ” C’é un attacco al
diritto d’ autore in tutto il mondo” e questo, sottolinea il
presidente cantautore, ӎ un problema soprattutto per gli
autori meno conosciuti e per i giovani. La Siae é un presidio di
libertà per gli autori, per questo ho accettato di presiederla,
quando nel ‘300 c’ erano i mecenati e il mecenate vero era la
chiesa, l’ arte, guarda caso, era piena di Madonne..”.
Ricci la pensa come lui, cita il caso degli autori tv, poi
affonda anche sui giornalisti: ” non servono più nemmeno le
grandi firme, ci saranno presto dei giovani che per 20 euro
scriveranno i contenuti a supporto di pubblicità e manganello
mediatico”. Accanto a loro anche Paolo Virzì, che però é più
cauto, ricorda che quello della copia privata, nello scenario
attuale di grande mutevolezza delle tecnologie, é un tema
controverso e che c’é bisogno di vicendevole rispetto tra autori
e produttori. E poi c’é Federconsumatori, che a dispetto di
Altroconsumo (che ha annunciato un ricorso contro il decreto)firmerà con Siae un protocollo per un Osservatorio comune a difesa dei consumatori.
Dalla platea, intanto, arriva l’ endorsement di Francesco
Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera,
padre della web tax che tanto ha fatto discutere: ” C’é un
tentativo di far passare questi ragionamenti di equità fiscale
come qualcosa che frena la libertà della rete, ma non é così –
si appassiona -. In cambio di una libertà percepita rischiamo di
perdere la libertà vera”. (ANSA).

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Copia Privata: SIAE regala iPhone, ‘é allarme per cultura’

ROMA, 30 LUG – Una decina di iPhone comprati a
Nizza, in Francia, “dove costano meno che in Italia a dispetto
di una quota per i diritti di copia privata che é il doppio” e
regalati pubblicamente a studenti meritevoli dell’ Accademia
d’ arte drammatica, del Centro sperimentale di cinematografia,
dell’ Accademia di Santa Cecilia. Ma anche ad associazioni attive
nel sociale, da Telefono azzurro alla Comunità di San Benedetto
al porto di Don Gallo.
La Siae dichiara guerra alla Apple, per gli aumenti dei
prezzi seguiti all’ approvazione del decreto Franceschini
sull’ equo compenso per la copia privata con un’ azione
dimostrativa che accompagna, annuncia il dg Gaetano Blandini,
tre lettere di diffida partite questa mattina e dirette alle tre
sedi, in Usa, Italia e Olanda, del colosso americano, accusato
di aver messo nero su bianco sulle sue ricevute l’ impropria
dicitura ‘ copyright levy’ ovvero tassa sul diritto d’ autore.
E schierando al suo fianco il regista Paolo Virzì e il papà
di Striscia la Notizia Antonio Ricci (in platea c’é però anche
il presidente della commissione bilancio della Camera Francesco
Bocci, ideatore del progetto poi naufragato per la web tax)
lancia il suo appello a difesa del diritto d’ autore. Ma anche
l’ allarme per il futuro della cultura “strumentalizzata e
condannata a vendere”, come denuncia il presidente Gino Paoli,
“con produzioni sempre più globalizzate, dove
l’ intercambiabilità dell’ autore é sempre possibile”. (ANSA)

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SIAE: ANCHE VIRZI’ E RICCI CON PAOLI CONTRO AUMENTI SMARTPHONE

A ROMA SI MOBILITANO IL MONDO DELLA CULTURA E I CONSUMATORI

Roma, 29 lug. (Adnkronos) –

Insieme a Gino Paoli, anche Paolo Virzì, Antonio Ricci, Caterina d’ Amico e Marcello Foti, direttore
generale del Centro Sperimentale di Cinematografia, saranno presenti
domani alle 11 alla Biblioteca Teatrale Siae del Burcardo di Roma per
presentare le iniziative di Siae contro gli aumenti d smartphone
decisi da alcune aziende.

Sostegno quindi anche dal mondo della cultura per l’ incontro
promosso della Società degli Autori e degli Editori, in collaborazione
con Federconsumatori, durante il quale saranno presentate le
iniziative per contrastare alcune aziende che hanno aumentato di
recente i costi di telefonini.

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GINO PAOLI : MULTINAZIONALI FANNO GUERRA AGLI AUTORI

IL PRESIDENTE DELLA SIAE E DG BLANDINI AI RAGAZZI DEL FESTIVAL,
SOSTENIAMO GIOVANI MUSICISTI

Salerno, 25 lug. (Adnkeronos) – “Noi siamo gli autori italiani e
cerchiamo di fare in modo che gli autori italiani possano vivere con
la loro opera”. Accolto da una standing ovation e da un coro di
‘ Sapore di sale’, Gino Paoli, musicista e presidente Siae, ha tenuto
la sua Masterclass sul diritto d’ autore davanti ai ragazzi del Giffoni
Experience.
Accompagnato dal direttore generale, Gaetano Blandini, Paoli ha
spiegato ai ragazzi le difficoltà di raccogliere i diritti degli
autori: “Oggi le canzoni passano sul web e il successo è legato a
quante volte si ascolta la canzone -ha spiegato- Il web è un’ enorme
ricchezza, è una grande opportunità, ma mancano le regole che i poteri
economici cercano in ogni modo di annullare. Mentre prima il mondo
della musica era fatto di business ma anche di passione, oggi è
rimasto solo il business”.
Inevitabile l’ accenno alla polemica del giorno sull’ equo
compenso: “L’ attacco del web è al diritto d’ autore ma con una visione
molto corta perché quando gli autori non potranno più mantenersi non
ci saranno più gli autori. Se il telefonino non avesse i contenuti
dentro, vorrei vedere quanti ne venderebbero le multinazionali che
oggi fanno la guerra al diritto d’ autore”, ha ironizzato il
cantautore. (segue)

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Confindustria Cultura Italia: Polillo (AIE) confermato presidente per il nuovo triennio

Marco Polillo, presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE), è stato confermato per il secondo mandato
presidente di Confindustria Cultura Italia, il sistema federativo delle Associazioni di Confindustria delle imprese
editoriali, discografiche, cinematografiche, multimediali, dei videogiochi, televisive, dell’intrattenimento audiovisivo e dal vivo, nonché delle imprese distributrici di tali beni e servizi parte del sistema Confindustria.
Un comparto che conta circa 300mila addetti per 17mila imprese e un fatturato annuo di 16 miliardi di euro, e che
riunisce in una sola realtà oltre ad AIE (editoria) anche AESVI (videogiochi), AFI (fonografici), AGIS (spettacolo dal
vivo), ANES (editoria periodica specializzata), ANICA (cinema e audiovisivo), APT (produttori televisivi), FEM
(editoria musicale), FIMI (discografici), PMI (produttori musicali indipendenti), UNIVIDEO (home entertainment).
Marco Polillo è stato confermato dal consiglio generale per il prossimo triennio: “Ci impegneremo a fondo per
continuare ad affrontare le problematiche che quotidianamente ci si presentano – ha sottolineato Polillo – e
rappresentano le sfide del nostro mondo non solo a livello nazionale, ma sempre di più anche a livello comunitario e
internazionale. Sono onorato di poter proseguire il lavoro nella direzione della difesa del diritto d’autore e della
valorizzazione dell’industria dei contenuti”.
Obiettivo principale di CCI è infatti la tutela dei diritti e degli interessi collettivi degli associati sul piano nazionale, comunitario ed internazionale, la lotta alla pirateria audiovisiva, discografica, editoriale e multimediale in ogni sua modalità di espressione.
Due i vice presidenti: nuova elezione per Enzo Mazza (FIMI), conferma alla vicepresidenza per Riccardo Tozzi
(ANICA). Direttore della Federazione è stato nominato Fabio Del Giudice di AIE.

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Siae: 2013 in crescita per spettacolo italiano

Bene cinema e concerti, scende teatro

ROMA, 16 LUG – Spettacolo generalmente in positivo,
con importanti segnali di ripresa, pur in un contesto di crisi
ancora evidente. Aumentata la spesa al botteghino (+1,17%),
cresciuti gli spettacoli (+2,14%) e pure gli spettatori
(ingressi +1,24%), anche con un volume d’ affari più compresso
(-1,43%). E’ la fotografia dell’ Italia del cinema, teatro,
musica e ballo dell’ Annuario 2013 dello spettacolo della Siae,
presentato oggi dal direttore generale, Gaetano Blandini, e dal
direttore Divisione servizi in convenzione, Marina Landi.
I settori con migliori risultati sono i concerti e il cinema
(+11,20% e +5,59% di ingressi), mentre il teatro conferma il
trend negativo iniziato due anni fa (-2,44%). Ma il peggiore é
lo spettacolo viaggiante, in rosso in tutte le voci.
Roma e Milano sono le città dove si spende di più per lo
spettacolo mentre “Il Sole a catinelle” di Checco Zalone si
conferma campione di incassi e di ingressi (8.562.244
spettatori). (ANSA)

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Ministro Franceschini: nessun rapporto tra prezzo di vendita ed equo compenso

(AGI) – Roma, 9 lug. – Il prelievo non e’ quindi una tassa e le nuove tariffe sono molto piu’ basse rispetto a quelle esistenti negli altri grandi Paesi dell’Unione Europea. Voglio anche aggiungere che non c’e’ nessun rapporto tra il prezzo di vendita di un apparecchio come uno smartphone e il compenso che viene prelevato ai produttori: infatti, in Francia, il prelievo su uno smartphone con 16 Gb di memoria e’ di 8 euro, ovvero il doppio rispetto all’Italia, e l’apparecchio viene venduto a 709 euro. In Germania, sempre su uno smartphone, il compenso prelevato e’ di 36 euro e il prezzo di vendita e’ 699 euro. In Italia, fino ad oggi, il, compenso prelevato su quello stesso smartphone e’ stato di 0,90 euro, ma l’apparecchio era venduto a 729 euro, cioe’ ad un prezzo piu’ elevato rispetto alla Francia e alla Germania. Non c’e’ quindi alcun rapporto con il prezzo di vendita, che dipende invece da altri fattori”. Franceschini ha infine evidenziato di aver aggiornato le
tariffe “sulla base di un lavoro durato mesi, gia’ iniziato prima del mio insediamento, e che io ho completato. Le tabelle che ho preso per decidere le nuove tariffe – ha specificato il ministro erano state fatte da un comitato tecnico-scientifico composto da tutte le parti interessate”

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