SU DI NOI CONTROLLO STRETTISSIMO, SI LEGGANO LA LEGGE
Roma, 21 giu. – (Adnkronos) – Secco botta e risposta fra la Siae
e le multinazionali sul decreto ministeriale ‘ equo compenso’ siglato e
annunciato ieri dal titolare del Mibact Dario Franceschini. “Quello
che le multinazionali affermano è falso, si vergognino, hanno il
dovere di leggere la legge che obbliga la Siae a raccogliere l’ equo
compenso per tutte le categorie e redistribuirlo fra tutti” afferma
infatti all’ Adnkronos il direttore generale della Siae, Gaetano
Blandini, rispondendo così al j’ accuse delle imprese alla Società
italiana autori editori.
“Noi -afferma Blandini- raccogliamo l’ equo compenso per tutte le
categorie, quindi non solo per gli associati Siae, ma anche, tra gli
altri, per l’ Anica, l’ associazione dei produttori del cinema, l’ Apt
che rappresenta i produttori tv, l’ Imaie che è l’ associazione
interpreti artisti esecutori o ‘7607’ che è l’ associazione degli
attori del cinema”.
“La Siae -incalza- raccoglie i fondi, trattiene le spese della
raccolta, rimborsa gli usi professionali ovvero sostiene le spese
legali delle cause, e quindi il bilancio è neutro”. “E quanto va ad
ogni categoria -spiega ancora- è stabilito dalla legge ed ogni
categoria fa la sua ripartizione interna, alla Siae rimane il 25% del
netto”. “Agli autori ed editori aventi diritto, inoltre, ripartiamo
anche centesimi di euro” sottolinea Blandini ricordando che “sul
bilancio della Siae c’è un controllo strettissimo del Mibact, del
Dipartimento dell’ Editoria della Presidenza del Consiglio e della
Ragioneria Generale dello Stato”