ANEM e’ con SIAE a sostegno dell’ iniziativa quote radio

ANEM (Associazione Nazionale Editori Musicali Indipendenti), la piu’ longeva associazione di categoria, accoglie con favore e sostiene l’iniziativa dell’Onorevole Morelli, primo firmatario della proposta di legge che prevede l’inclusione di almeno un brano di produzione italiana su tre nella programmazione delle emittenti radiofoniche nazionali, con particolare attenzione verso la musica creata da Artisti, Autori e Compositori italiani emergenti.

Finalmente una seria iniziativa volta al sostegno e valorizzazione della Musica Italiana, creata e prodotta da Autori, Artisti, imprenditori italiani, eccellenza dell’identità culturale del nostro Paese!
ANEM auspica sia l’inizio di una serie di iniziative a favore dell’industria indipendente italiana che offre lavoro a tantissimi giovani creativi, il futuro della nostra identita’ culturale !

La proposta di legge arriva in un momento cruciale per la tutela e la valorizzazione della produzione creativa, poche settimane prima del voto del Parlamento Europeo sulla Direttiva Copyright, che ci auguriamo confermi il testo gia’ approvato dal Consiglio affinché Artisti, Autori, imprenditori italiani(Etichette, Editori, Management, Booking, ecc) beneficino di una normativa che disciplina i servizi online dotandoli di ‘licenza’ per utilizzo di materiali coperti da Copyright, quindi l’adeguato compenso riconosciuto a chi lavora e colmi il vuoto legislativo che fino ad ora ha permesso alle grandi e piccole piattaforme della rete di non pagare quanto dovuto.

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Mibac, Miur e Siae per favorire la creatività giovanil

(ANSA) – ROMA, 25 GEN – Il 10% dei compensi per la copia
privata, gestiti dalla Siae, per finanziare progetti di
creatività giovanile. Si intitola “Per chi crea” l’iniziativa
lanciata dal ministero dei beni culturali (Mibac) insieme con il
ministero dell’istruzione (Miur) e la Società degli autori e
degli editori (Siae) che punta a favorire lo sviluppo della
creatività nei più giovani, con attenzione rivolta soprattutto
al mondo della scuola e, in particolare, agli istituti di
periferia. Il progetto, che verrà presentato martedì 29 gennaio
alle 12 al Mibac, prevede il finanziamento di progetti di arti
visive, cinema, danza, libro e lettura, musica, teatro curati da
giovani autori, artisti, interpreti ed esecutori fino ai 35 anni
di età. Le risorse saranno assegnate dalla Siae ai migliori
progetti, attraverso una selezione pubblica affidata ad una
commissione di esperti dei vari settori beneficiari. Alla
presentazione interverranno il Sottosegretario del Mibac
Gianluca Vacca e il Sottosegretario del Miur Salvatore Giuliano.
I giornalisti che volessero accreditarsi possono farlo inviando
una mail a: stampa.vacca@beniculturali.it
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DIRITTO AUTORE: DA EUROPE FOR CREATORS SITO WEB CONTRO GOOGLE SU COPYRIGHT

Roma, 16 gen. (AdnKronos) – ‘Europe for Creators’, il movimento a
sostegno della Direttiva Europea sul Copyright, lancia un nuovo sito
web e una newsletter. L’iniziativa fa parte “del contrasto alla
massiccia campagna di disinformazione messa in atto da Google riguardo
all’articolo 13 della Direttiva Europea sul Copyright”, si legge in
una nota diffusa dalla Siae.
“I nuovi strumenti intendono rispondere con i fatti agli attacchi di
Google. Il sito web, http://www.article13.it (disponibile, oltre che
in italiano, anche in tedesco, ceco, francese, polacco, croato e
presto in altre lingue, e nella versione globale www.article13.org) e
la newsletter, ‘Insight13’, affrontano la questione con un approccio
che fa appello alla razionalità, ripartendo dalle basi: cosa dice
davvero la Direttiva e come funziona il processo legislativo? Google –
si legge ancora nella nota diffusa dalla Siae – ha sfruttato il suo
potere finanziario e la sua piattaforma YouTube per organizzare una
delle più grandi campagne di lobbying che l’Unione Europea abbia visto
negli ultimi anni, con scarsa considerazione per la verità. I vertici
di YouTube hanno sostenuto che l’articolo 13 avrebbe l’esito di
paralizzare la piattaforma in Europa, con il rischio di arrivare alla
chiusura di 35 milioni di account”.
“Con una chiara timeline, una sezione dedicata alle domande frequenti
(F.A.Q.) e una spiegazione, paragrafo per paragrafo, della versione
dell’Articolo 13 approvata dal Parlamento Europeo – si legge ancora
nella nota diffusa da Siae – il sito fornisce, in modo accessibile e
alla portata di tutti, informazioni accurate sul dibattito in corso,
rivelando i benefici dell’Articolo 13 per i creatori e gli utenti del
web. La newsletter riporterà tutti gli aggiornamenti sugli sviluppi
del processo legislativo, e sullo scontro sul tema in termini di
opinione pubblica. Brevi passaggi analitici indirizzeranno ai migliori
articoli, video, tweets e memes sull’argomento”
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DIRITTO AUTORE: MOGOL, OGGI LA CULTURA HA VINTO SUI SOLDI

“Oggi la cultura ha vinto sui soldi”. Non
nasconde la sua soddisfazione il Presidente Siae Mogol che ha seguito
a Strasburgo la votazione con cui il Parlamento Europeo ha approvato
la proposta di direttiva sui diritti d’autore nel mercato unico
digitale.
“Stabilire delle regole – osserva – non significa soffocare la
libertà, come i giganti del web vogliono sostenere, senza pagare tasse
e guadagnando cifre miliardarie. Loro hanno i miliardi, noi però
abbiamo ragione e sono contento che gli europarlamentari l’abbiano
capito. Ringrazio in particolare il Presidente del Parlamento europeo
Antonio Tajani – aggiunge Mogol – per il suo impegno in difesa della
cultura e della creatività”.
“Il diritto d’autore non è una barriera al progresso – evidenzia il
presidente – ma un sostegno alla creatività. Gli autori producono
cultura: la cultura è il seme della democrazia, della tolleranza,
della libertà di pensiero. Senza cultura del rispetto dei diritti di
chi crea, scomparirebbero gli autori del presente e non ci sarebbero
autori nel futuro”
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Confindustria Cultura Italia: sul Copyright scritta una pagina storica per la cultura europea e per la democrazia continentale. Siamo a disposizione del governo italiano per lavorare, insieme anche agli altri Stati, e migliorare ulteriormente il testo

“Una pagina storica per la cultura europea e per la democrazia continentale”: sono queste le prime parole di Marco Polillo, presidente di Confindustria Cultura Italia a commento del voto del Parlamento Europeo sulla direttiva Copyright.

“Finalmente la massima espressione rappresentativa del popolo europeo ha dato il via libera alle nuove regole sul diritto d’autore che, tra l’altro, consentiranno di mettere fine al far west che ha regnato sino ad oggi nel mondo digitale – continua Polillo -. Un voto netto e significativo: è passato il miglior compromesso possibile. Il Parlamento ha saputo scegliere in maniera equilibrata malgrado le incredibili pressioni subite e le falsità che sono state raccontate intorno a questa riforma da chi avrebbe preferito che su internet continuasse a valere la sola legge del più forte: per il bene della democrazia speriamo di non dover più assistere a episodi del genere. Nessuna censura, nessun bavaglio, nessuna libertà individuale limitata sul web, ma soltanto un doveroso aggiornamento delle regole di mercato al fine di evitare che dal lavoro di artisti, creativi e di tutti coloro che investono in cultura traggano beneficio solo le piattaforme di sharing”.

“Un grazie sentito – conclude Polillo – agli europarlamentari italiani che hanno sostenuto convintamente questo voto. L’auspicio adesso, in vista dei prossimi negoziati, è che si ponga fine alle strumentalizzazioni e alle manipolazioni mediatiche. Siamo a disposizione del governo italiano per lavorare, insieme anche agli altri Stati, e migliorare ulteriormente il testo con l’obiettivo di adottare la direttiva prima della conclusione della legislatura”.

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Il Parlamento Europeo approva la DIRETTIVA sul COPYRIGHT

Il diritto d’autore va sempre tutelato, anche su internet. Per poter diffondere in rete prodotti audiovisivi e giornalistici le grandi piattaforme e gli aggregatori di notizie dovranno pagare. Così ha stabilito l’Aula del Parlamento europeo, approvando a larga maggioranza (438 «sì», 226 «no» e 39 astensioni) le proposte di modifica delle regole comunitarie. Il quadro normativo a dodici stelle secondo il testo approvato oggi prevede che i fornitori di servizi di condivisione dei contenuti on-line «stipulano accordi di licenza equi e appropriati con i titolari dei diritti».

Servizi di cloud, portali di commercio elettronico per vendita di dettaglio di beni fisici, start-up e operatori con fino a un massimo di 250 dipendenti saranno esclusi, ma dovranno comunque essere pronti a rimuovere o modificare i contenuti in caso di reclami. Non potranno essere riprodotti titoli di notizie nella loro integrità, e non sono permessi snippet. Il legislatore comunitario permette l’utilizzo di hyperlink con una singola parola.

Tajani: “Vittoria dei cittadini contro il Far-west digitale”  «La direttiva sul diritto d’autore è una vittoria per tutti i cittadini. Oggi il Parlamento europeo ha scelto di difendere la cultura e la creatività europea e italiana, mettendo fine al far-west digitale» scrive su Twitter il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, commentando il voto dell’assemblea sulla direttiva copyright.

 

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Direttiva Europea sul Copyright: la lettera aperta del Maestro Mogol

La lettera aperta del Maestro Giulio Mogol, Presidente SIAE, agli Europarlamentari italiani

Caro/a Onorevole,

è mio dovere, in quanto Presidente della SIAE, sottoporre alla Sua attenzione la preoccupazione degli autori e degli editori associati, condivisa con l’intera industria culturale e creativa italiana, attorno al delicatissimo voto di domani 12 settembre sulla Direttiva dell’Unione Europea sul Copyright.

L’approvazione di norme che sanciscano, in modo definitivo, la responsabilità delle piattaforme di condivisione dei contenuti protetti da diritto d’autore, è quanto mai urgente e necessaria. Si tratta di una partita, questa, dal cui esito dipende la sopravvivenza del comparto culturale e creativo, prima ancora che europeo, della nostra nazione.

Mi rivolgo a Lei, rappresentante del nostro paese in un momento così cruciale per l’Europa, perché la sua missione di tutela del lavoro e del patrimonio artistico e culturale, principi incisi nella Costituzione Italiana, si concretizzi a supporto dello sforzo di sensibilizzazione profuso dalle industrie creative, dalle associazioni culturali e dai sindacati europei, contro la feroce e mistificatoria propaganda condotta dai colossi del web negli scorsi mesi.

L’opinione pubblica italiana, in modo praticamente plebiscitario – l’89%, come testimonia il recente studio di Harris Interactive – ha già pienamente compreso la gravità del Value Gap, il divario crescente tra i ricavi ultramiliardari dei colossi del web e la remunerazione degli autori per i contenuti da essi prodotti. I nostri cittadini sono consapevoli che questa vicenda coinvolge l’aspirazione, e il lavoro, di migliaia di professionisti, autori e artisti italiani a vedere riconosciuti i propri sforzi creativi. Ad essere adeguatamente remunerati per le opere che hanno permesso alla cultura italiana, negli anni, di distinguersi nel mondo.

Domani, con il Suo voto, Lei avrà nelle mani il futuro del nostro patrimonio culturale e creativo.

La scelta è tra restituire dignità al lavoro di chi crea, estendendo al web la tutela del diritto d’autore, o cedere agli interessi e ai profitti delle multinazionali, e alla loro distorsiva idea di libertà.
Cordiali saluti,

Giulio Mogol
Presidente SIAE

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SIAE: Mogol è il nuovo Presidente

Il maestro Mogol è il nuovo
Presidente del Consiglio di Gestione della Società Italiana
degli Autori ed Editori. Lo affiancheranno, in qualità di
consiglieri, Salvatore Nastasi, Roberto Razzini, Claudio Buja e
Federico Monti Arduini. Lo annuncia una nota della stessa Siae.
Inoltre Andrea Purgatori è stato eletto Presidente del
Consiglio di sorveglianza e Paolo Franchini è stato confermato
Vicepresidente
“Siamo in guerra: si sta attentando
al diritto d’autore. Responsabili sono le multinazionali piene
di miliardi. Ma spero tanto che vinceremo: loro hanno i miliardi
e fanno attività di lobbying, noi abbiamo ragione”. Il neo
presidente della Siae Mogol ‘chiama alle armi’ sul fronte della
battaglia europea per la riforma del copyright, auspicando il
via libera dell’Europarlamento che voterà mercoledì 12. “E’ un
problema di tutti, non solo della Siae: se la cultura dovesse
soccombere davanti ai soldi, sarebbe grave per tutti, italiani
ed europei”
“Il diritto d’autore – dice Mogol
all’ANSA – altro non è che il compenso a 50 mila creativi, di
cui molti giovani. E il compenso medio di questi ragazzi è meno
di mille euro al mese senza contributi”.
Eletto alla guida della Società degli autori e editori “con
voto unanime, cosa che fa particolarmente piacere”, Mogol sente
tanto più “la responsabilità di parlare chiaro, a gran voce, e
di portare avanti una battaglia che, in caso di sconfitta,
potrebbe avere conseguenze catastrofiche. La prima cosa che farò
è invitare a un incontro tutte le società europee di incasso dei
diritti per organizzare insieme una difesa valida ed efficace”.
Quanto alla concorrenza sul fronte interno, il neo presidente
Siae intravede “il rischio che si ritratti tutto al ribasso, una
tendenza che è già iniziata”.
Ma intanto ci tiene a sottolineare un concetto: “Chi regala
il diritto d’autore è un ladro, perché regala qualcosa che non è
suo”. E promette: “C’è chi non paga la Siae. Per ora non faccio
nomi. Poi li farò”
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nasce EUROPE for CREATORS movimento PRO-DIRETTIVA sul Copyright

A pochi giorni dal voto, atteso per il 12 settembre in Europa, nasce Europe for Creators, movimento
composto da cittadini, creativi e quasi 250 organizzazioni a sostegno della Direttiva Europea per il copyright, la cosiddetta Direttiva Barnier.
Obiettivo, spiegano gli organizzatori, “cercare di correggere la disinformazione imperante” e “invitare cittadini e decision maker a partecipare al dibattito e a far
sentire la propria voce”.
“Le potenze economiche digitali continuano a trarre profitto mentre gli artisti lottano per arrivare a fine mese – sottolinea Véronique Desbrosses, direttore generale dell’European Grouping of Societies of Authors and Composers (GESAC)
L’equilibrio tra i ricavi generati dalle piattaforme di Internet e il denaro che queste danno ai creatori, responsabili del loro successo, è completamente sbilanciato” . Diversi i temi sui i quali il movimento vuole fare chiarezza,
dalla Creatività (“il dibattito attuale si è concentrato sui “meme” e sulle “Gif”, ma queste forme di espressione creativa
sono già protette dalla legislazione esistente e non saranno interessate dalla nuova Direttiva”) alla Trasparenza (“Gli
accordi di remunerazione che le piattaforme Internet hanno raggiunto con i creatori di contenuti sono poco
trasparenti”)fino alla necessità di una Parità di trattamento (“le piattaforme di streaming gratuito retribuiscono i propri
creatori di contenuti 10 volte meno rispetto all’abbonamento pagato dai propri utenti”).
“L’industria creativa e della cultura nell’Unione Europea vale 536 miliardi di euro all’anno, più
della somma del fatturato prodotto dal settore dell’automotive e delle telecomunicazioni e offre lavoro a 12 milioni di persone.
Abbiamo arricchito la vita degli europei e ora stiamo chiedendo
all’Europa un’azione concreta” ha aggiunto Desbrosses.
Quello di oggi, sottolineano gli organizzatori, è solo il primo
passo di una mobilitazione di massa a sostegno della Direttiva.
Nelle prossime settimane il gruppo “unirà organizzazioni e
sostenitori così come motiverà anche i cittadini di tutta Europa
per coinvolgere gli Eurodeputati nella lotta per i diritti di
tutti i creatori di contenuti.
Tra le prime azioni in campo, l’invio di una lettera aperta
che a tutti i membri del Parlamento Europeo; Dibattiti in tutta
Europa il 5 settembre per dare ai cittadini, agli artisti e ai
creatori di contenuto informazioni più specifiche ed altri
eventi organizzati nelle diverse città europee prima del 12
settembre. Il movimento ha lanciato un sito web e un account su
Twitter.
Per saperne di più su EUROPE FOR CREATORS è possibile
visitare il sito (www.europeforcreators.eu) o seguire la
conversazione sull’account Twitter @EUForCreators attraverso
#EuropeForCreators.
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Diritto d’autore: Siae vince contro Soundreef su IperMontebello. Tribunale: piena legittimità ad intermediare

“Battuta di arresto per Soundreef i cui contratti di licenza non sono stati ritenuti dal Tribunale di Milano prova sufficiente della legittimazione ad intermediare i diritti di autori americani che hanno conferito mandato alla società di categoria statunitense Ascap e, quindi, alla Siae”. Lo segnala una nota della stessa Siae, nella quale si spiega che “con una sentenza dello scorso 26 luglio è stata riconosciuta la fondatezza della richiesta avanzata nel 2012 della Siae nei confronti del supermercato IperMontebello, in provincia di Pavia, di ricevere le somme dovute a titolo di diritto d’autore per la diffusione di opere musicali all’interno della struttura. La licenza per i brani era stata concessa da Soundreef, società che, insieme a IperMontebello, si era opposta legalmente all’istanza”.

Il Tribunale di Milano ha stabilito che il contratto stipulato da IperMontebello con Soundreef è inidoneo “a far venire meno la legittimazione di Siae in ordine alla richiesta di pagamento dei compensi per lo sfruttamento delle opere oggetto tutelate da Siae in virtù dell’accordo di rappresentanza reciproca intercorrente con Ascap”.

Il Tribunale, riconoscendo la legittimità della Siae, ha infatti rilevato che le licenze prodotte da Soundreef “non appaiono conformi alla disciplina che regolamenta i rapporti tra Ascap ed i propri associati”. La normativa della società di autori statunitense esclude infatti l’interposizione di altri soggetti intermediari, consentendo a ciascun associato di concedere licenze dirette soltanto a utilizzatori musicali, nel rispetto di regole formali ben precise.

I giudici hanno dato ragione a Siae anche nella quantificazione del diritto, correttamente determinato in base alla tariffa annuale concordata con le associazioni di categoria Federdistribuzione e Confcommercio. Siae ritiene utile precisare che durante la causa Soundreef ha difeso il supermercato in quanto tutte le musiche utilizzate sarebbero state coperte dalla sua licenza. A tal fine ha prodotto vari contratti, affermando di aver acquistato da Music Supervisor inc. (società di diritto statunitense che opera nel business delle Licenze musicali e delle registrazioni) il diritto di distribuire in tutta Europa 4.000 opere di autori americani.

Da tali contratti risulta che Soundreef Ltd (all’epoca amministrata da Davide Maria D’Atri) aveva acquistato tali diritti da Beatpick Italia Srl (di cui amministratore era lo stesso Davide Maria D’Atri) che a sua volta li aveva acquistati da Beatpick Ltd (amministrata sempre da Davide Maria D’Atri) alla quale erano stati venduti da Music Supervisor inc. Passaggi che dimostrerebbero la valenza commerciale di tale attività, non riconducibile pertanto all’intermediazione del diritto d’autore.

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